La sperimentazione del metodo di liposuzione tumescente, per il grande volume di liquidi iniettati nel protocollo originario, che aveva come obbiettivo soprattuto quello di evitare l’anestesia generale ( i liquidi erano particolarmente “carichi” di anestetici ), ha lasciato il posto alla liposuzione cosiddetta wet, in quanto prevede sì l’infiltrazione di liquidi e anestetici, ma con moderazione. La liposuzione wet ( con tecnica wet ) è preferibile alla tumescente in virtù dell’evoluzione delle tecniche di anestesia generale che oggi sono sicure e confortevoli ( assenza di effetti collaterali quali la nausea o il vomito al risveglio, risvegli rapidi ecc. ) e che sono preferibili alla semplice anestesia locale o locale con sedazione quando le aree da trattare siano estese.
Poter controllare – de visu – l’area da modellare con la tecnica di liposuzione senza il camouflage di grandi volumi di infiltrato piace di più ai chirurghi esperti.
Mentre il rischio di sanguinamento eccessivo ( che era una delle ragioni per consigliare l’utilizzo della tecnica tumescente ) è superato se la liposuzione è eseguita da mani esperte e con la dovuta prudenza.
Per quanto riguarda altri aspetti in merito all’evoluzione della metodica originale di liposuzione, ciò che è veramente cambiato sono:
Lo strumentario ( le cannule aspiranti ) oggi particolarmente delicato per diametri e per caratteristiche delle punte ma soprattutto la filosofia comportamentale: NO a liposuzioni invasive ( eccessive quantità di lipo aspirato ) per evitare complicazioni dello stato di salute e soprattutto NO a liposuzioni eseguite superficialmente nel senso di troppo vicine alla superficie cutanea, per evitare irregolarità di superficie e antiestetici avvallamenti.
Per quanto riguarda le metodiche alternative alla metodica tradizionale di liposuzione possiamo dire, relativamente alle tecniche ad ultrasuoni che queste hanno combinato più guai che prodotto vantaggi. Infatti il calore prodotto dagli ultrasuoni emessi dalle sonde e non sufficientemente contrastato da grandi quantità di liquidi freddi ( per il raffreddamento delle sonde ) può causare sieromi, danni ai tessuti circostanti ed esiti di avvallamenti nelle aree trattate, anche in conseguenza della velocità consigliata nel passaggio delle sonde aspiranti ed eroganti gli ultrasuoni, per evitare ( con la sosta eccessiva nello stesso punto ) possibili scottature…..
Per quanto riguarda l’associazione del laser o del freddo ( lipo laser e crio lip ) gli operatori che le stanno usando ( per motivi più che altro di sponsorizzazione delle ditte produttrici o fornitrici o per motivi pubblicitari: la novità fa pubblicità….) non mi riferiscono vantaggi rispetto alla tecnica originaria che, secondo me, resta in assoluto la più sicura e la migliore, anche perché si è a sua volta evoluta, come detto, per le strumentazioni e tipologia di esecuzione.
Personalmente infatti utilizzo con grande soddisfazione una tecnologia di base classica, ma con l’utilizzo di apparecchiatura elettromedicale che permette di scollare i tessuti senza particolare traumatismo, utilizzando cannule più sottili ma con massima capacità di aspirazione, potendosi così diminuire la quantità sia di anestetico che di infiltrazione, limitando moltissimo la formazione di eventuali ecchimosi-ematomi, velocizzando di fatto enormemente la guarigione dei tessuti trattati.. (vedasi articolo su “metodologia innovativa statunitense” nella lipoaspirazione).
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